Desolato. Leggo i giornali, guardo la televisione – sempre meno per la verità – e mi rendo conto che questo questo paese sta andando in una direzione che non è la mia. Non ce l\’ho con Berlusconi. La destra ha vinto le elezioni, e, a differenza di quello che ha fatto a suo tempo il centro sinistra, governa. Semplicemente penso che le sue scelte, lungi dall\’essere efficaci nel combattere la crisi, stiano tirando fuori il peggio che è in noi. L\’incapacità di comportarsi razionalmente, la viscerale diffidenza nei confronti del diverso, l\’insofferenza nei confronti di ogni tipo di regola che limiti il nostro \”particulare\”, per quanto misero esso sia.
Prendiamo le ronde, quelle che il governo vorrebbe \”per gran parte formate da ex appartenenti alle forze dell\’ordine certificati dal prefetto\”. Un anno fa chi le avesse proposte sarebbe stato sommerso dal ridicolo, come a suo tempo sono state sommerse dal ridicolo le loro antesignane, le scalcagnate pattuglie in camicia verde che si aggiravano per i quartieri a rischio di alcune città del nord seguite con discrezione dalle pattuglie dei carabinieri, per evitare che si mettessero nei guai. Oggi se ne discute seriamente, e il presidente della repubblica invita la maggioranza a cercare l\’accordo con l\’opposizione prima di varare i provvedimenti. Di che cosa bisogna discutere, presidente? Del tipo di armi in dotazione? Alle ronde della camorra, a Ponticelli, è bastata un po\’ di benzina per bruciare, insieme ai campi nomadi, anche un bel pezzo dello stato di diritto.
E che dire dei medici ai quali viene data la possibilità di denunciare i pazienti clandestini? Ci viene spiegato che è una possibilità, non un obbligo. Ma la sostanza non cambia, perchè basta questa teorica possibilità per ottenere lo scopo, e cioè spaventare e allontanare. Non dalle nostre città, perchè i flussi migratori non possono essere fermati, ma dal nostro modo di vivere. Esattamente il contrario di quello che bisognerebbe fare per attenuare l\’impatto di quei flussi.
Ripeto, non ce l\’ho con la destra. Resto semplicemente sbalordito per la cecità delle sue scelte, e per l\’afasia di un centro-sinistra sostanzialmente subalterno al calendario imposto dalla destra non soltanto in parlamento, ma anche nel paese, grazie anche a un sistema mediatico totalmente asservito.
Quello delle televisioni è un altro capitolo doloroso. Ma poichè mi tocca da vicino ne parlerò con più calma la prossima volta.